La risoluzione personalistica del problema
dell’Einfühlung nel pensiero di Edith Stein
Nicola Salato
ISBN: 9788866470717
Il corpus degli scritti di Edith Stein (1891-1942) può essere considerato come lo sviluppo ordinato e omogeneo della sua prima ricerca nel campo della filosofia, ossia il problema dell’Einfühlung. L’analisi fenomenologica del problema dell’Einfühlung denota già un primo allontanamento dagli esiti husserliani, anche se il confronto con Husserl è costante; lo evidenziano le prime ricerche pubblicate sullo Jahrbuch für Philosophie und phänomenologische Forschung (Halle, 1913-1930), che sottolineano l’ulteriore riflessione sulla comunità e lo Stato secondo una prospettiva legata al metodo fenomenologico. Compito di questa prima fase è la sottrazione della soggettività umana dall’idealismo trascendentale e dal neo-kantismo, nello sforzo di evidenziare la complessità dell’essere umano. In questi anni inizia ad emergere – in seguito alla conversione al cattolicesimo e non solo – il riferimento a Tommaso d’Aquino e la ricerca approda allo Jahrbuch di Husserl. Da questa fase in poi il punto di confronto non è soltanto Husserl. Edith Stein nell’indagare il nucleo fenomenologico della persona umana si avvale anche di autori della filosofia medievale, operazione già iniziata con lo studio dedicato a Tommaso. In questa fase della ricerca si affaccia il problema dell’essere, cioè la questione dell’ontologia classica. Nella conclusione della ricerca, ci si propone di mettere in evidenza come l’analisi entropatica costituisca per la Stein un valido mezzo per comprendere e descrivere anche l’esperienza mistica di Juan de La Cruz, da lei indagata nelle sue iniziali ricerche fenomenologiche. I testi analizzati ci introducono non solo nella vicenda spirituale di Juan de La Cruz, ma anche quella personale della Stein, preludio di quel Ruhens in Gott che avverrà il 9 agosto 1942 nella gassazione ad Auschwitz-Birkenau.
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